Il sangue e la coagulazione, scopriamone insieme i segreti!

Il sangue e la coagulazione, scopriamone insieme i segreti!

Tra gli esami di routine ai quali ci sottoponiamo durante il corso della vita rientrano queste due sigle, PT e PTT.

Due indicatori molto importanti, che si riferiscono alla coagulazione del sangue.
Con coagulazione si intende la capacità del nostro corpo di reagire in caso di ferita più o meno grave, onde evitare un’emorragia.
La coagulazione del sangue ci permette di non perdere troppo sangue, creando il cosiddetto “tappo emostatico” interrompendo la fuoriuscita.
La coagulazione del sangue, però, non è fondamentale solo per arrestare un’emorragia. Un’alterazione potrebbe comportare la formazione di coaguli molto pericolosi, capaci di provocare trombosi, embolie, infarti, ictus, se non disciolti.
Il trattamento farmacologico per pazienti che hanno avuto un infarto o un ictus consiste anche in una terapia anticoagulante, che serve appunto a rendere il sangue più fluido onde evitare coaguli.

Cosa indicano queste sigle?
•PT sta per tempo di protrombina (o attività protrombinica): la protrombina è prodotta dal fegato, si attiva portando alla formazione del coagulo, per arrestare o limitare la perdita di sangue.
•PTT sta, invece, per tempo di tromboplastina parziale, e indica quanto tempo (calcolato in secondi) impiega il sangue a coagularsi. Quindi, più è alto il suo valore, maggiore sarà il tempo necessario per la formazione del coagulo.

A queste due sigle si aggiunge una terza, chiamata aPTT (la A sta per “attivata”), che consiste essenzialmente in una variante del PTT, eseguita aggiungendo un attivatore che accelera il tempo di coagulazione del sangue, che risulterà, quindi, più breve.

Quando eseguire le analisi PT e PTT?
La verifica del tempo di coagulazione del nostro sangue risulta importante in alcune situazioni e per determinati scopi diagnostici.

Quali sono?
-Per controllare la terapia anticoagulante in atto;
-Quando una persona ha avuto malattie riconducibili a una alterata coagulazione del sangue, come l’infarto del miocardio o l’ictus cerebrale;
-Diagnosticare malattie legate alle piastrine o ai fattori della coagulazione;
-Diagnosticare eventuali patologie del fegato.



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